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Commenti al testo di Alessandro Porri
Datemi Trilussa!

Sei nella sezione Commenti
 

 Maria Musik - 25/11/2014 19:27:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Condivido l’amore per Trilussa ma, ahimè, tutto si può dire meno che scrivesse senza pensarci troppo, in libertà. Trilussa italianizzò ed "imborghesì" il dialetto più "popolano", studiando la lingua (intendendo sia il dialetto che l’italiano) e, sempre in un crescendo di stile, compose madrigali e sonetti che brillavano per la metrica. Quanto al pensare... data la sua satira storico-politica (vedi anche le favole ispirate ai latini) e la sua capacità di mettere in ridicolo i difetti pubblici e privati ma senza mai pestare i piedi del potere tanto violentemente da correre rischi, direi che pensava e molto. Dalle fonti sappiamo, inoltre, che studiava: si prendeva "pause di riflessione" per farlo. F
requentò ed animò i salotti bene e non si limitò all’ambiente romano, visto che fece il suo ingresso anche in quello mittelèuropeo. Fu un grande... quindi, Alessandro, ti sei scelto un mentore più che altolocato. ;-)

 Alessandro Porri - 25/11/2014 19:00:00 [ leggi altri commenti di Alessandro Porri » ]

si, spero non sia rimasta male per il mio commento sulla tua poesia di prima era chiaro che era divertente e poi ha ispirato questa...

 Sara Cristofori - 25/11/2014 18:44:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

grande Trilussa!


Pe’ conto mio la favola più corta
è quella che se chiama Gioventù:
perché... c’era una vorta...
e adesso non c’è più.

E la più lunga? E’ quella de la Vita:
la sento raccontà da che sto ar monno,
e un giorno, forse, cascherò dar sonno
prima che sia finita...